Doriana Allegri vive a Genova, dove è nata. Pedagogista, oggi si dedica alla formazione Montessori collaborando con i corsi gestiti dall’Opera Nazionale Montessori, di cui fa parte anche come membro del Consiglio Direttivo.
Nel corso 0-3 di Udine si occuperà di uno degli aspetti peculiari della proposta pedagogica montessoriana, l’osservazione, uno strumento che permette all’educatore di capire come i bambini si esprimono liberamente e spontaneamente nel loro ambiente naturale.
In questa intervista Doriana ci anticipa alcune considerazioni che farà in aula con gli allievi.
Doriana, quale è stato il tuo percorso nell’ambito del Montessori?
Ho iniziato il mio percorso lavorativo come insegnante di scuola infanzia, sono poi passata alla scuola primaria dove ho lavorato prima come insegnante poi come psicopedagogista, occupandomi in particolare di inclusione.
In questo periodo ho arricchito la mia formazione personale acquisendo la specializzazione Montessori. Ho superato poi un concorso pubblico come dirigente pedagogico dei Servizi Educativi presso il Comune di Genova e ho svolto questo compito per 24 anni.
Qui ho avuto la splendida opportunità di mettere a disposizione degli asili nido e delle scuole infanzia le mie conoscenze e la mia esperienza montessoriana, cercando di offrire un aiuto concreto a bambini, insegnanti, educatori e genitori.
Attualmente il sistema educativo educativo integrato 0/6 del Comune di Genova offre tra i suoi servizi 5 nidi e 3 scuole d’infanzia a metodo Montessori certificate con ONM.
Nell’ottobre del 2020 sono andata in pensione. Da alcuni anni collaboro alla direzione scientifica del Centro Terapeutico Montessori di Genova, struttura privata che si occupa della riabilitazione dei bambini in difficoltà e del sostegno alla genitorialita’, utilizzando un approccio montessoriano.
Perchè secondo te il metodo Montessori è sempre attuale?
Partendo dalla mia esperienza professionale posso dire che oggi più che mai trovo il pensiero montessoriano sempre più rispondente ai bisogni dei bimbi. La necessità di partire dal bambino, dalle sue caratteristiche individuali per costruire un progetto educativo “bambino centrico” è un elemento imprediscindibile: è in un ambiente opportunamente attrezzato per l’apprendimento, sereno, tranquillo, ma ricco di opportunità che i bambini possono sviluppare le proprie abilità e, ciascuno, trovare una risposta ai propri bisogni, seguendo il proprio ritmo di sviluppo.
Nel corso 0-3 di Udine ti occuperai delle lezioni legate all’osservazione al nido e al lavoro del team educativo: perchè è così importante osservare il bambino nel suo ambiente di apprendimento?
Nella nostra società sempre più frenetica trovo che una proposta educativa fondata sul rispetto dei tempi, sulla costruzione paziente e solida di competenze possa essere il miglior antidoto all’idea di bimbo accelerato che spesso viene proposto: “Datemi tempo” ed “Aiutami a far da solo” sono gli acronimi più rispondenti all’idea di educazione secondo un approccio montessoriano.
Per poter declinare un tale modello educativo credo sia fondamentale seguire un percorso formativo che aiuti gli educatori a sentire e vivere con consapevole umiltà il proprio ruolo.
La parola umiltà spesso non rimanda subito a immagini positive. Credo sia invece importante collegare l’umiltà al concetto di consapevolezza, una consapevole umiltà necessaria nei confronti del bambino e delle sue necessità. L’osservazione diventa quindi lo strumento fondamentale per poter declinare il proprio ruolo educativo: è necessario saper osservare un bambino, saper osservare un contesto educativo per poter intervenire in modo umile e consapevole non sovrapponendosi, ma affiancando con garbo e rispetto la crescita e lo sviluppo dei bambini.
All’interno del modulo da me condottò spero di poter offrire alle educatrici degli strumenti per sviluppare delle competenze osservative che le supportino nella quotidianità del lavoro. Dedicherò anche uno spazio alla riflessione sulle modalità del tirocinio osservativo perché anche questo momento possa essere arricchente ed utile al percorso formativo di ciascuno.
Avvicinarsi al Metodo significa spesso mettere in discussione le proprie certezze personali e Doriana, facciamo anche a te la domanda che abbiamo posto altri docenti del corso: che consiglio ti senti di dare alle persone che decideranno di studiare con noi?
Montessori a proposito della formazione di adulti, insegnanti ed educatori disse parole forti, ma molto significative: “La maestra deve abbandonare l’orgoglio plasmatore e vestirsi di umiltà”. Dobbiamo comprendere che noi adulti vediamo il mondo, lo percepiamo, pensiamo e ragioniamo in modo completamente diverso dai bambini.
Solo coltivando questa consapevolezza potrà nascere un “nuovo punto vista” ed una nuova e profonda alleanza fatta di rispetto e di attenzioni che rinunciano anche al desiderio di voler sempre spiegare tutto.
Concluderei questa chiacchierata suggerendo a tutti di intraprendere questo percorso con la disponibilità ed il desiderio di mettere degli occhiali diversi per guardare i bambini, occhiali che aiutino davvero a cambiare nei loro confronti il punto di vista, mettendoli consapevolmente al centro del loro processo di crescita e riuscendo ad essere accanto a loro con discrezione, ma con attenzione e rispetto.
Grazie Doriana per queste bellissime parole!